Spettacolo teatrale “Me ne vado” di e con Marcela Serli – Rassegna Chiostrone- Giovedì 29 Maggio – ore 20:30

𝐒𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐭𝐞𝐚𝐭𝐫𝐚𝐥𝐞 “𝐌𝐞 𝐧𝐞 𝐯𝐚𝐝𝐨” 𝐝𝐢 𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐞𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐥𝐢. 𝐑𝐚𝐬𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚 𝐂𝐡𝐢𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨𝐧𝐞.
“𝐴𝑛𝑑𝑎𝑟𝑠𝑒𝑛𝑒 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑒𝑟𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑐ℎ𝑖 𝑠𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑖𝑒𝑟𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑝𝑎𝑒𝑠𝑒, 𝑑𝑖 𝑐ℎ𝑖 𝑠𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑖𝑒𝑟𝑜 𝑜𝑣𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒. 𝐶𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑣𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑒 𝑚𝑢𝑜𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖! 𝐶ℎ𝑖𝑠𝑠𝑎̀ 𝑞𝑢𝑎𝑙 𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑣𝑒𝑧𝑧𝑎, 𝑐ℎ𝑖𝑠𝑠𝑎̀ 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑠𝑡𝑎. 𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑖 𝑝𝑜𝑛𝑔𝑜.”
“𝑁𝑒𝑙 ‘𝟿𝟿 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑖𝑛 𝐴𝑙𝑏𝑎𝑛𝑖𝑎, 𝑙’𝐴𝑙𝑏𝑎𝑛𝑖𝑎 𝑠𝑖 𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜̀ 𝑒𝑐𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖, 𝑝𝑒𝑟 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑒𝑑𝑒𝑟𝑙𝑎. 𝑀𝑖 𝑠𝑜𝑟𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑙 “𝑝𝑎𝑒𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑜” 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑠𝑜𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎̀, 𝑇𝑢𝑐𝑢𝑚𝑎̀𝑛, 𝑖𝑛 𝐴𝑟𝑔𝑒𝑛𝑡𝑖𝑛𝑎, 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑠𝑜𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑎 𝑇𝑟𝑖𝑒𝑠𝑡𝑒, 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙’𝐼𝑠𝑡𝑟𝑖𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑜̀ 𝑚𝑖𝑜 𝑝𝑎𝑑𝑟𝑒, 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝐵𝑒𝑖𝑟𝑢𝑡 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑜̀ 𝑚𝑖𝑜 𝑛𝑜𝑛𝑛𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑒 𝑛𝑒 𝑎𝑛𝑑𝑜̀ 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑇𝑢𝑐𝑢𝑚𝑎̀𝑛.”
Me ne vado è uno sfogo. È lo sfogo di quattro generazioni di emigranti. Lo spettacolo costruisce momenti di forte interazione con il pubblico, creando spazi di spaesamento profondo anche attraverso una scenografia essenziale che vede l’attrice/regista/drammaturga in scena con solo un vecchio amplificatore collegato a un piccolo lettore CD ad azione manuale e un pedalino per azionare il cambio di luci.
I frammenti di vita della sua famiglia e la sua stessa esperienza vengono usati da Marcela per arrivare alla consapevolezza che povertà, disperazione, ingiustizie, violenza, privazione delle libertà e dei diritti umani fondamentali sono fenomeni transculturali. Tutto ciò senza rinunciare all’ironia, ai giochi di parole, alla leggerezza, “come una mitragliatrice che ti punge nel vivo con la consapevolezza sociale mentre ti scuoti dalle risa di fronte alla colorata immagine del frigorifero di sua madre, Gladys Emilia Nader Harb Schamun Sharshura Abu alias Nené, di padre libanese, nel quale si accumulano le pietanze della sua infanzia arabeggiante – il couscous e il tahine -, le pietanze dell’infanzia argentina dei suoi figli – le empanadas -, e le pietanze dell’infanzia del marito italiano/slavo/istriano/triestino – gli spaghetti e la jota…” (Tamara Lipovec, Primorsky).
Un sempre gradito ritorno a Genova quello dell’attrice, drammaturga e regista argentina di origini italo-libanesi Marcela Serli, il cui spettacolo “Troiane, la guerra e i maschi” ha debuttato con successo nella scorsa stagione teatrale del Teatro Nazionale di Genova.
𝗣𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝘃𝗶𝗻𝗰𝗶𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗿𝗲𝗺𝗶𝗼
“𝗘𝗺𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗲 𝟮𝟬𝟬𝟵” 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗿𝗼𝘃𝗶𝗻𝗰𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝘀𝘀𝗮 𝗖𝗮𝗿𝗿𝗮𝗿𝗮 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗔𝗿𝘁𝘀 𝗩𝗶𝗹𝗹𝗮𝗴𝗲
𝗣𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗺𝗶𝗼 “𝗜 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝘀𝗼𝗹𝗮”𝗜𝘀𝗼𝗹𝗮𝗰𝗮𝘀𝗮𝘁𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 (𝗠𝗶𝗹𝗮𝗻𝗼)
𝐈𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐡.𝟐𝟎.𝟑𝟎.
𝐀𝐩𝐞𝐫𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐛𝐚𝐫 𝐂𝐡𝐢𝐨𝐬𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐡𝐢𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐡.𝟏𝟗.𝟎𝟎.
***
Bio MARCELA SERLI
Attrice, drammaturga e regista argentina di origini italo-libanesi, laureata in Drammaturgia Contemporanea all’interno di lingue e letterature Straniere Moderne, intraprende un percorso teatrale che accanto ai temi dell’intolleranza politica e morale, intercala una ricerca stilistica sul miscuglio dei generi, la globalizzazione del linguaggio, il caos ideologico applicato ai concetti artistici. Vince il Bando 2018 – 2020 delle Residenze artistiche del FVG con un suo progetto: UFO, residenze d’arte non identificate. Ne firma la direzione artistica. Dirige la Compagnia Teatrale Atopos con la quale realizza due trilogie sul genere e vince il Premio Dante Cappelletti 2010 Alle Arti Sceniche. Su Atopos è stato fatto un documentario presentato in alcuni festival internazionali. Sono stati dedicati due documentari al suo lavoro e scritte alcune tesi di laurea sul suo percorso teatrale all’Università degli Studi di Trieste, di Gorizia, di Pisa, alla Statale di Milano. Firma la drammaturgia e la regia di una quarantina di spettacoli in Italia e all’estero. Costruisce progetti teatrali su quelle che oggi vengono considerate minoranze, collaborando con Teatri Stabili, Tric e Teatri Nazionali, sia italiani sia esteri.
 
 
Chiostro di Sant’Andrea
Genova